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Collezione Pubblica Università degli Studi Roma Tre

Una collezione di 17 opere realizzate tra il 1971 e il 2000 sono state donate dal Maestro Gianpistone all’Università degli Studi Roma Tre, e sono tuttora collocate nel Dipartimento di Scienze Politiche, divise tra il secondo piano (Sala Tesi) e il quarto piano (corridoio della Direzione e Sala riunioni).

Di seguito la certificazione della donazione a cura del prof. Otello Lottini.

Certifico che le pregevoli opere del Maestro Giovanni Pistone, in arte Gianpistone (Roma, 1929; vive e lavora tra la Capitale e Poggio Moiano), realizzate tra il 1971 e il 2000 (numerate in All. 1) sono lavori originali del Maestro, la cui attività creativa seguo e studio da molti anni, con grande interesse e con vivo apprezzamento critico.

Nei mesi scorsi, ho visitato lo studio romano di Gianpistone, e quello di Poggio Moiano, per un aggiornamento visivo e un approfondimento del suo lavoro artistico, anche allo scopo di selezionare, assieme a lui e alle sue collaboratrici, Rosa di Paolo e Sabina Pistone, le opere oggetto della presente donazione.

In passato, ho avuto il piacere di presentare diversi lavori del Maestro nella mostra personale da me curata e ospitata nella Sala espositiva dell’allora Facoltà di Lettere e Filosofia: Gianpistone, Visioni d’Oriente. Rimando al catalogo, con uguale titolo (Manzo Editore, 2009), per una essenziale bio-bibliografia.

Il nucleo di 17 opere, che abbiamo individuato e che costituiscono la donazione, sono state realizzate tra il 1971 e il 2000, uno dei periodi più fertili dell’attività del Maestro, allora nella sua piena maturità espressiva e problematica. Le opere appartengono, quasi tutte, ai cicli intitolati Ierofanie, I Mandala, Alle origini della scrittura, Le vie della seta e sono frutto di una grande curiosità e di una straordinaria passione per il mondo (che l’artista ha percorso direttamente come instancabile viaggiatore, sia in Occidente, che nel Medio ed Estremo Oriente), oltre che di una straordinaria perizia tecnica e di una raffinata e complessa elaborazione formale e concettuale.

Una delle caratteristiche della produzione artistica di Gianpistone (che queste opere, in parte, documentano) è il lavoro per cicli. Partendo da un tema (soprattutto temi spirituali, religiosi, culturali, interculturali), come un paesaggio, una città, un libro, una persona, un dolore, ecc., cerca di condurli con un percorso articolato e con un continuo scavo creativo (intensamente ispirato e intessuto di visioni mitiche, arcaiche, esoteriche e mistiche), alla pienezza e alla complessità del loro significato: così, il suo lavoro si configura come una continua ricerca spirituale delle radici originarie dell’uomo e del mondo.

Il Maestro riesce ad affrontare gli argomenti più essenziali che la vita, la cultura e la storia, nella loro perenne risacca, gli propongono, con partecipazione e libertà. I suoi temi non sono mai resti inutili di un qualche naufragio, ma elementi vivi, ricchi di umanità e di spiritualità, che gli consentono di costruire ponti con la realtà e dialoghi con l’osservatore, proiettando e suscitando in lui innumerevoli riflessi di conoscenza e di emozione.

In questo senso, i suoi cicli pittorici (ne ha realizzati ben venticinque, ciascuno dei quali comprende diecine e centinaia di opere) sono espressione di una profonda apertura mentale e di un grande altruismo culturale, emotivo e formativo : si tratta di opere che, per un verso, sono frutto di amor intellectualis (resuscitando un bel termine di Spinoza), e, per altro verso, sono come “salvazioni” (così le avrebbe denominate un umanista del XVI° secolo), cioè espressioni di una possibile rigenerazione morale e spirituale dell’uomo.

Con questi quadri, realizzati nel corso di un trentennio da un Maestro originale, colto e anticipatore, il nostro Ateneo riceve un importante patrimonio artistico, che arricchisce la sensibilità, l’immaginazione e la cultura degli osservatori, rendendo esteticamente più fruibili e vivibili gli spazi dove verranno collocati.

(Prof. Otello Lottini)

ELENCO DELLE OPERE

  1. I guardiani; olio su tela, 200×200 cm, 1991; firmata e datata sul retro (in galleria)
  2. Alexandra David-Neel; olio su tela, 200×200 cm, 1995; firmata sul recto (in galleria)
  3. Mandala. Composizione con cornici; olio su tela, 200×200 cm, 1997 firmata sul recto (in galleria)
  4. Basmala in azuletas; olio su tela, 200×200 cm, 1996; firmata sul retro
  5. Abc; olio su tela, 150×150 cm, 1999; firmata sul retro (in galleria)
  6. Tibet, le montagne. Omaggio a Fosco Maraini; olio su tela, 200×200 cm, 1991; firmata sul retro
  7. Il mandala delle mani; olio su tela, 200×200 cm, 1992; firmata sul retro
  8. Karacorum, Mongolia; olio su tela, 200×200 cm, 1999; firmata sul retro
  9. Il dollaro; olio su tela, 150×150 cm, 2000; firmata sul recto (in galleria)
  10. Lo zen; olio su tela, 200×200 cm, 1991; firmata sul retro
  11. Basmala devozionale con intarsio in filigrana di Marrakesh; olio su tela, 200×200 cm, 1995; firmata sul retro (in galleria)
  12. I dervisci; olio su tela, 200×200 cm, 1997; firmata sul retro
  13. Mandala iniziatico a quattro tavolozze; olio tela, 200×200 cm, 1991; firmata sul retro
  14. Natura e magia; olio su tela, 300×104 cm, 1971; firmata sul retro
  15. Alchimia. Omaggio a Mantegna; olio su tela, 300×100 cm, 1971; firmata sul retro
  16. Amore sacro e amore profano; olio su tela, 300×100 cm, 1978; firmata sul retro
  17. L’annunciazione-magia; olio su tela, 300×100 cm, 1978; firmata sul retro

 

La datazione delle opere, qualora non presente sulla tela, è stata ricostruita con lavoro d’archivio bibliografico dalle collaboratrici Sabina Pistone e Rosa di Paolo ed è stata approvata dal Maestro.